WOMB è un film del 2010 di Benedek Fliegauf.
Affascinante e controverso. la radicalità di Milky Way (2007) lascia spazio all'interpretazione emotiva dei personaggi, ispirata e convincente.
Tematiche che ricorrono e si rincorrono seppur viste sotto una luce diversa, meno sognante e surreale ma più umana e ammorbante.
Corto circuiti concettuali e complessi sciolti danno vita ad una storia d'amore barricata e scura, cupa e angosciosa, che fa della poetica incestuosa il suo climax allucinatorio. Anche qui domande, anche qui assenza (parziale) di risposte.
L'eterno ritorno è qualcosa di mostruoso, un utero dentato che risucchia, affamato ed egoista, perso e senza dio.
Impossibile accettare, impossibile restare. L'uragano soffia e porta lontano innocenza e poesia. Rimane un heart of darkness scuro e denso come il petrolio, immerso nel gelido che dona la vita evirando il contenuto.
Il nucleo centrale sembra restare il complesso edipico visto e vissuto dai due (+1) protagonisti. Le vicende e le tematiche che girano attorno appaiono secondarie e quanto mai marginali, punti di fuga ingannatori che hanno lo scopo di distrarre e confondere, collocare nella società un contenuto.
Una volta sciolto l'arcano però tutto crolla, lasciando un senso d'imperfetta e impura condizione umana, transitoria forse, che ha in sé comunque una chance di rivalsa e redenzione, attuabile attraverso una parola che si chiama futuro.
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