Spring Breakers è un film del 2012 diretto da Harmony Korine.
Illustrazione che ho realizzato per la rivista Lucha Libre, issue 1. I testi che seguono sono stati pubblicati anch'essi sulla stessa rivista.
Parte uno.
Sublimazione estetizzante del vuoto,
apologia della cultura televisiva soft porno.
Un universo colorato che scoppia, collassa imploso dentro il pallone di una big babol al veleno.
Vandalismo rabbioso, vacuo, assetato. Lesbiche sotto acido ad una sfilata di cazzi pompati.
Capolavoro generazionale trash-pop sulla distruzione dei valori morali e della realtà possibile comunemente accettata.
Nichilismo bruciante dei sentimenti. Celebrazione divinizzata della Mtv culture sopra ogni cosa e assunzione del teen americano a feticcio consumistico e supremo catalizzatore dell'attenzione del marketing (religione rivelata).
Fare soldi ad oltranza. Fare soldi per fare soldi. Fare soldi per accumulare oggetti che creano un contatto diretto con il mondo proposto. Che cuciono con un cordone ombelicale a doppia mandata lo spettatore allo spettacolo in un corto circuito che rende la finzione vita : Spring Break Forever Bitches!
Beatificazione di icone teen pop a madonne puttane pagane e letali.
Spring Breakers ha la stessa forza espressiva di un quadro rinascimentale. Estetismo immobile dell'azione.
E' uno strip club marcio e sotterraneo dove ballerine porno star celebrano una festa infinità fatta di droga, alcol e musica di merda in simbiosi totalizzante.
Spring Breakers è una sborrata fluorescente in faccia, è uno vomito sulfureo patinato che corrode ogni senso critico comune.
Spring Breakers è una piramide d'oro lubrificata di vaselina sulla quale s'innalzano due ninfette borderline tossiche di consumo, vuote, anafettive, divoratrici di corpi e assetate di azioni fini a se stesse per colmare un buco nero incolmabile di noia e senso di non appartenenza e aderenza ad una società che le venera per interesse e nello stesso tempo le trasforma in carnefici e vittime. Come mostri bicefali, come gemelli con pulsioni simbiotiche e viscerali. Rabbiose ed essenziali come l'istinto di sopravvivenza.
Spring Breakers: l'urlo sordo contro un muro. Una sega fatta guardando un video su youporn.
Parte due.
Mi scoppia la testa. Mi scoppia la faccia. Sono come in una scena di Scanners. C'è troppo. Non lo reggo. Collasso. Ho la bava alla bocca. "The only one i love. She was a Superstar". Siete 4 puttane. Siete 3 puttane. Siete 2 puttane. Siete due scimmie impazzite in una scatola che brucia. Un First Person Shooter montato nel cervello, il mio cazzo è la pistola. A colpi di pallottole e sborra il mondo attorno crolla. Pezzi di vetro e specchi rotti dove ciascuno riflette una parte random di se. L'apocalise. Gli angeli della morte. Le troie di sodoma. Non c'è peccato e non ci sono peccatori se tutti sono dannati. Un martello che picchia ossessivo. Una cassa che pulsa nelle orecchie. Non riesco ad accettare. Rifiuto. Nego. Rinnego. Impreco contro il video-drome. Dio è morto. Sputo a terra tre volte. Ho gli occhi sbarrati. Le pupille dilatate. Sono Alex. Mi fanno vedere immagini che non posso sostenere. Non voglio. Il mio super io non le tollera. E' un generale nazi sempre pronto a sparare. Ho una mannaia in mano, vengo al vostro capezzale. My loneliness is killing me. Questo film è una merda e io dal profondo sento sgorgare l' odio. Mi fa schifo. Devo pisciarci sopra, umiliarlo, scrivere preghiere al contrario.
Spacco tutto, rado al suolo ciò che mi circonda. Cospargo di benzina e brucio.
Vado a casa.
Piango tra le coperte fredde del letto.
Visioni.
Accetto.
Ti amo 4ever.
❤ ❤ ❤ ❤ ❤ ❤
Parte tre.
18 anni. Fumo e bevo con i miei amici. Ci sputiamo alcol in faccia scannando sopra i nostri motorini. Balliamo musica house chiusi blindati dentro discoteche volanti. Non abbiamo mare, palme e fiche in costume ma abitiamo cantine e lecchiamo tette acerbe di qualche nostra amica.
Siamo immortali e siamo fatti di brutto. "We're just bored teenagers. Looking for love or should I say emotional rages".
Sfidiamo la morte e mentre dorme le mettiamo il cazzo in bocca. Boom-Boom. Il mio cazzo duro le sfonda il cranio. Boom-Boom. Non c'è nessuno. Anche se sento del rumore attorno. Sogniamo un sogno che si chiama nulla.
Ti amo quando so che non ti posso avere. E se tu fossi qui con me io ti odierei e vorrei non averti mai incontrata. E ti direi vattene stronza per poi poterti rincorrere. Perché tu sei una puttana. Una lama di ghiaccio che mi seziona il cuore.
Spring Breakers è uno stato d'animo. Spring Breakers è la notte che non finisce mai, il suicidio glorificato che ti rende immortale. Spring Breakers è una crisalide patinata e satura dalla quale nasce la farfalla morta del vuoto. Pastiglie colorate che ti fondono la zucca. Teste fracassate contro muri neri per non pensare. Nessun futuro. Nessun futuro. Un tunnel oscuro senza vie di fuga. Una tecno-parade dove ballare in eterno o morire. Nessun Futuro. Nessun Futuro. Un imbuto puntato verso il cuore nero del nichilismo più crudo. Nessuna Speranza. Spring Break Forever è un mantra da ripetere, gridato. Sparando colpi di cannone al cielo, come bestemmie immonde contro un dio nascosto, ferito, oltraggiato dalla furia disperata del mostro che si nutre dell'uomo; che incelophana le emozioni e le chiude in prigioni che non hanno chiavi. Raggiungere l'estasi, la trance allucinata per commettere abomini senza dargli un nome. Come in un fottuto video game, facciamo finta di essere in un fottuto video game. Alieni disadattati sul loro stesso pianeta. Spettatori della tragedia che scappa dalle mani. Porco*io4ever. La rabbia che consuma. Il nulla che avanza e invade Fantasia.
L'angelo nero apre le ali e abbraccia tutto. Vendo l'anima al diavolo se posso restare qui con te per sempre. Dentro o fuori! senza che ci sia dove scappare. Perché la normalità è una vecchia e flaccida grassona. E' un anonimo viaggio in pullman che riporta a casa piangendo chi non è capace di odiare.
Poi gli mettono una pistola carica in bocca e io penso cazzo! adesso lo seccano per davvero! Cazzo! queste lo fanno. Ma lui inizia a ciucciare. E fa un pompa alla canna del ferro.
Spring Breakers è la ferita che non si rimargina.
Spring Breakers è una Lost Highway che ricompare e collassa tra le cosce di una spiaggia dorata in Florida.
Spring Breakers è ciò che voglio essere: una canzone triste, sussurrata, al tramonto sul mare.
Spring breakers è ciò che voglio sognare: un dirupo senza fine, dove danzare, aggrappati a un' illusione.
Spring Breakers è ciò che voglio ricordare.
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