Giunto alla sua undicesima edizione, MFFFC si pone l’obiettivo di far scoprire i giovani registi francofoni attraverso pellicole recenti.
L’edizione di quest’anno è sembrata incentrarsi su precise tematiche: diversità, minoranze, legami, discriminazioni.
I film sono divisi in sezioni, ed il pubblico, alla fine di ogni visione, può votare e lasciare un proprio commento (alcune volte davvero superfluo, per usare un'espressione gentile).
Ho visionato quasi tutte le proposte fatta eccezione per “Adolescentes” , unicamente a causa di un disguido con la data di fine programmazione, “Madame”, visto che dopo dieci minuti stavo già dormendo, quindi si confesso, ho abbandonato! E “Tu mérites un amor” perché titolo e foto di copertina mi hanno talmente inibito che non sono riuscito a vincere il pregiudizio!
La selezione devo dire che è stata, per quanto mi riguarda, di buonissimo livello, così come la formula del festival in streaming ad un prezzo abbordabile (7,99€). Film però visionabili unicamente entro le date della manifestazione, il che comporta necessariamente una full immersion o una scrematura su cosa vedere e cosa no. Ma forse sta anche qui bello! Effettuare delle scelte, decidere, lasciarsi ispirare, pentirsi.
Tra i lungometraggi meritano una menzione speciale sicuramente “Énorme” , grottesca quanto amara e controversa riflessione sulle dinamiche (violente) di coppia (piccola parentesi sembra davvero assurdo prendere atto di come nelle recensioni italiane lette online gli autori/autrici sembrino sorvolare completamente sul gravissimo episodio di violenza che è il perno vero e proprio del film), “Felicità”, storia on the road di una famiglia insolita che cambia e cresce insieme, “Kuessipan”, parallelismi e riflessioni sulla vita di due amiche all’interno della riserva, “Filles de joie” la vita di tre donne divise tra quotidianità e lavoro come prostitute, “Vif-Argent”, un sogno ad occhi aperti, una storia d’amore, morte, ricordo.
“Felicità” - Bruno Merle, (2019)
“Vif-Argent” - Stéphane Batut, (2019)
Tra i corti invece “Sole mio”, figlio, madre, padre, alla vigilia dell’operazione di quest’ultimo di cambio di sesso, “Un adieu”, un padre e sua figlia in auto, verso Parigi, dove lei sta per iniziare la sua nuova vita da universitaria, “Famille nucléaire”, un adolescente emotivamente intrappolato durante la sua crescita.
Dato che il blog si occupa principalmente di immagini volevo spendere due parole sul superbo quanto enigmatico “Filles bleues, peur blanche”, corto d’animazione realizzato da Marie Jacotey e Lola Halifa-Legrand e distribuito da MIYU DISTRIBUTION (in concorso anche al festival di Cannes 2020).
Una coppia di fidanzati è in viaggio in macchina verso la Provenza. Nils vuol far incontrare a Flora i suoi genitori per la prima volta. Nel bel mezzo del tragitto sono vittime di un’imboscata da parte di un gruppo di Amazzoni che rapiscono la ragazza portandola nel loro covo mentre lui fugge via. Quella stessa notte Flora si troverà ad affrontare i propri dubbi e scegliere cosa fare.
In questo corto dominano avvolgenti i disegni colorati e naif realizzati a pastelli colorati e matite dall’artista Marie Jacotey. Il suo tratto sghembo e lievemente caricaturale infonde ai soggetti e ai paesaggi di sfondo un senso di immediatezza e vezzoso movimento. Il segno marcato e regolare delle tinte ci rimanda immediatamente ad un mondo infantile legato alla sperimentazione e per certi versi ancora puro. Proprio qui si trova molta della forza espressiva del corto. Contrapporre un segno ed un mood leggeri e traballanti, a tematiche e colpi di scena decisi e molto marcati.
Eccelso, quanto fondamentale e funzionale, il lavoro della musica (composta ad hoc da The Coward). La colonna sonora infatti accompagna lo spettatore per tutta la durata dell’animazione. I suoi improvvisi cambi di ritmo, registro e intensità lo fanno sobbalzare, inghiottendolo in questa favola ibrida che sconfina incessantemente nel videoclip.
Il corto animato potrebbe tranquillamente essere scambiato per la parte visual di una hit musicale, o per una pubblicità di una maison pieno com’è di soggetti che sembrano appena usciti da un catalogo di moda.
Forse la vicenda, nella sua narrazione, non risaulta del tutto chiara e si espone a interpretazioni ed eccessivi fraintendimenti. O forse avevo solo sonno e vederlo un'unica volta non mi ha aiutato? Ai follower l'ardua sentenza.
Per giocare al gioco delle reference infine, troviamo delle similitudini con il lavoro di Silvia Rocchi, Matt Lock, Tom De Pekin (L’inconnu du lac), Isabelle Boinot e un po’ tutta l’estetica di Frédéric Magazine e il catalogo Nieves.
Elenco completo:
Lungometraggi:
ADOLESCENTI (Adolescentes) Sébastien Lifshitz, 2019, 135'
TI MERITI UN AMORE (Tu mérites un amour / You Deserve a Lover) Hafsia Herzi, 2019, 102'
ENORME (Énorme / Enormous) Sophie Letourneur, 2020, 101'
FELICITÀ Bruno Merle, 2019, 82'
RAGAZZINI (Just Kids) Christophe Blanc, 2019, 104'
KUESSIPAN Myriam Verreault, 2020, 117'
DONNE DI MONDO (Filles de joie / Working Girls) Frédéric Fonteyne, Anne Paulicevich, 2019, 90'
BURNING GHOST (Vif-Argent) Stéphane Batut, 2019, 106'
ORFEO (Orphée / Orpheus) Jean Cocteau, 1950, 95'
LA VITA DEI MORTI (La Vie des morts / Life of the Dead) Arnaud Desplechin, 1990, 52'26'' (mediometraggio)
GLI EROI NON MUOIONO MAI (Les Héros ne meurent jamais / Heroes Don’t Die) Aude Léa Rapin, 2019, 85'
MADAME Stéphane Riethauser, 2019, 94'
CAMILLE Boris Lojkine, 2019, 90'
Corti:
UNO SPETTACOLO ALLA SCUOLA MATERNA (Le Spectacle de maternelle / The Kindergarten Show)
Loïc Bruyère, 2019, 8'
O28 - Otalia Caussé Geoffroy Collin Louise Grardel Antoine Marchand Robin Merle Fabien Meyran, 2019, 5'9''
MAESTRO - Illogic, 2019, 1'49''
IL MONDO DI DALIA (Le Monde de Dalia) Javier Navarro Avilés, 2019, 3'18'
UNA LINCE IN CITTÀ (Un lynx dans la ville / A Lynx in the Town) Nina Bisiarina, 2019, 7'10''
L'AMICO DI UN AMICO (Friend of a Friend) Zachary Zezima, 2019, 13'32''
MISS CHAZELLES Thomas Vernay, 2019, 20'53''
BEAUTY BOYS Florent Gouëlou, 2019, 17'50''
CANI (Clebs / Mutts) Halima Ouardiri, 2019, 18'
SPAZI VUOTI (Empty Places) Geoffroy de Crécy, 2020, 8'28''
SILENZIO (Motus / Not a Word) Élodie Wallace, 2020, 17'44''
RAGAZZE BLU, PAURA BIANCA (Filles bleues, peur blanche / Blue Fear) Marie Jacotey, Lola Halifa-Legrand, 2019, 9'53''
FAMIGLIA NUCLEARE (Famille nucléaire / Nuclear Family) Faustine Crespy, 2020, 19'
UN ADDIO (Un adieu / First Goodbyes) Mathilde Profit, 2019, 24'16''
INTERVALLO (Entracte / Intermission) Anthony Lemaitre, 2019, 16'22''
SOLE MIO Maxime Roy, 2019, 22'48''
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