Una breve recensione al libro.
Divertente, ironico, audace a tratti geniale, colorato e scherzoso, il libro di Shea Serrano -arricchito dai magnifici disegni di Arturo Torres- si pone come uno degli scritti più originali e smart a tema pallacanestro!
Perché se è vero che alla fine si tratta pur sempre di un gioco e anche vero che l’argomento lascia largo spazio al proliferare di miti, leggende, “what if”, storie d’amore e delusione, sogni adolescenziali, rimpianti e infiniti altri suggestivi argomenti.
Un libro scritto dal punto di vista del tifoso appassionato, di chi ha giocato senza mai farcela veramente e probabilmente nemmeno andandoci troppo vicino. Quindi uno di noi.
Un libro sopra le righe per intelligenza, dedicato a tutti quelli che si ritrovano a giocare al playground con la canotta del proprio idolo, intervallando partite a interminabili discussioni. A quelli che adorano questo sport e l’elité dei suoi interpreti. A quelli che impazziscono per le avventure cestistiche e si perdono ad immaginare le sue possibili sliding doors del passato.
Ma non solo a loro in ogni caso, perché oltre ai racconti bizzarri, il volume è ricchissimo di classifiche, informazioni, analisi, dati tecnici a supporto delle altrettante tesi. Razionalità dunque mischiata a puro divertissement immaginativo e linguistico. Una March Madness di parole e azioni che lascia sbalorditi come un crossover di Iverson!
Chi è il miglior schiacciatore nella storia dell’NBA?”, “Se potessi posterizzare qualcuno, chi sarebbe?”, “Se Karl Malone del 1997 e un orso si cambiassero il ruolo per una stagione, chi avrebbe più successo?”.
Diviso in capitoli/domande che possono essere letti in qualsiasi ordine, BASKETBALL (AND OTHER THINGS) è soprattutto un dialogo vis a vis col lettore che fornisce la miccia per discussioni esplosive a più livelli.
Nessun tipo di noia qui dentro, così come non è stato riscontrato nessun tipo banalità o valore dato per assoluto.
Perché c’è una parte sentimentale nello sport e nella sua rappresentazione allegoria che è fatta di puro sogno e incanto e tocca l’emotività profonda e soggettiva di ognuno.
Vietato dunque lasciar dissolvere nella nebbia questa pura magia, così come assolutamente vietato chiamare passi al campetto!
Comments